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giovedì 3 novembre 2011

Più incentivi per il solare di piccola taglia

L'associazione delle rinnovabili è contraria all'articolo nove del decreto Sviluppo, che vorrebbe adeguare le tariffe del fotovoltaico alla media europea
Continuano le discussioni sul decreto Sviluppo all'esame del Governo, in particolare sui prossimi incentivi per le fonti alternative. In questi giorni è intervenuta anche l'Associazione per la tutela delle energie rinnovabili (Anter), suggerendo all'esecutivo di modificare l'articolo nove del provvedimento.
Tale articolo, ha spiegato il presidente dell'associazione, Antonio Rainone, «prevedrebbe, infatti, l'adeguamento del sistema d'incentivi alla media europea, senza considerare che questa comprende anche Paesi, come la Germania, dove lo stesso Governo finanzia la ricerca e promuove l'export e dove ci sono economie di scala per un settore che si è sviluppato negli ultimi dieci anni». Secondo Rainone, quindi, sarebbe un errore diminuire ancora le tariffe pagate all'energia prodotta con i pannelli, dopo la riduzione apportata dal quarto Conto energia (progressiva e spalmata su diversi anni). L'Anter, al contrario, vorrebbe rafforzare gli incentivi per gli impianti domestici e condominiali fino a 20 kw di potenza e per quelli installati dalle Pmi con potenza massima di 50 kw. Perché, si legge nella nota dell'associazione, le piccole e medie imprese «sono il vero tessuto economico del nostro Paese e anche attraverso la riduzione dei costi energetici possono migliorare la loro competitività».

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