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mercoledì 23 febbraio 2011

NUMERI Ancora critiche sul boom del solare: al massimo 4,7 Gw a metà 2011

Continua la guerra sui numeri reali o presunti del fotovoltaico in Italia. Nella confusione che sta regnando negli ultimi giorni tra le stime del Gse (Gestore dei servizi energetici) e gli attacchi dell’Autorità per l’energia contro il fardello delle rinnovabili sulle bollette, s’inserisce lo studio diffuso da Asso Energie Future e Grid Parity Project. Il casus belli è stato l'anticipazione dei dati 2010: il Gse sostiene che a metà 2011 si potrebbero raggiungere i sette Gw di capacità installata, stando al boom di richieste pervenute al gestore. Una vera e propria corsa al fotovoltaico, perché gli impianti allacciati alla rete e pienamente operativi entro la fine di giugno 2011 potranno ancora beneficiare del più remunerativo secondo conto energia (a patto che gli investitori abbiano comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010).
I nuovi impianti già collegati e funzionanti hanno superato i 1800 Mw nel 2010, portando la capacità complessiva in Italia a circa tre Gw.

Il resto, secondo le associazioni (e come già denunciato da Assosolare), è in buona parte una bolla speculativa. Secondo Asso Energie Future, a giugno 2011 ci saranno al massimo 4700 Mw di potenza totale disponibile nel nostro Paese; molto meno, quindi, dei quasi sette Gw previsti (e poi tra l'altro riconfermati) dal Gse. Le cifre diffuse dal gestore, in altri termini, sarebbero falsate dal numero elevatissimo di richieste virtuali, inoltrate dagli speculatori. Il Gse ha promesso verifiche accurate per erogare gli incentivi soltanto agli impianti effettivamente costruiti e non a installazioni “fantasma” che esistono solo sulla carta. Intanto i numeri gonfiati hanno provocato l’allarme dell’Aeeg, preoccupata per il peso eccessivo degli incentivi al solare sulle future bollette. Tuttavia nel 2010 le fonti assimilate del Cip 6 ci sono costate più del fotovoltaico. Secondo Asso Energie, gli incentivi per i pannelli aumenteranno le bollette di circa 1,70 euro al mese dal 2011. Sussidi che, secondo le associazioni di settore, rimarranno indispensabili per assicurare la crescita del fotovoltaico, ben oltre l’obiettivo di otto Gw nel 2020 fissato dal governo e ormai ritenuto troppo prudente da tutti gli operatori.

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