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martedì 1 febbraio 2011

Il fotovoltaico italiano polverizza tutti i record: 7.000 Mw a fine 2010





Tutti gli addetti ai lavori si aspettavano una corsa del fotovoltaico italiano nel 2010 (per via della scadenza al 31 dicembre degli incentivi più generosi garantiti dal vecchio Conto Energia) ma gli ultimi dati diffusi dal Gse lasciano piuttosto intravedere uno sprint da record del mondo. Grazie al boom di domande presentate nell'ultima parte dello scorso anno, il solare nazionale potrebbe infatti raggiungere già nei primi mesi del 2011 il target di 8.000 Mw previsto per il 2020. Vero è che gli operatori da sempre avevano considerato questo limite troppo basso ma, secondo dati diffusi dal Gse appena un mese fa, la potenza cumulata di fine 2010 non avrebbe dovuto superare i 3.000 Mw.

Questa previsione è stata polverizzata dai dati riferiti dal Gse nel corso di un'audizione informale davanti alla X Commissione del Senato: la potenza complessiva degli impianti fotovoltaici in esercizio, che ad oggi hanno fatto domanda di ammissione agli incentivi al Gse, è pari a 2.800 Mw su oltre 140.000 impianti. Ma considerando le domande relative all'anno scorso che continueranno ad arrivare al Gse entro fine febbraio, si stima che la potenza complessiva a fine 2010 potrebbe aver raggiunto il valore di 3.000 Mw su 150.000 impianti. Nel solo anno 2010, quindi, la nuova potenza fotovoltaica installata sarebbe pari a 1.850 Mw, con un incremento del 160% rispetto alla potenza entrata in esercizio nell'anno precedente (711 Mw).

Ma il dato che fa saltare il banco delle previsioni è un altro: per effetto della legge 129/2010, che prevede di riconoscere le tariffe 2010 agli impianti fotovoltaici che entreranno in esercizio entro giugno 2011 purché abbiano comunicato la fine dei lavori entro il 31 dicembre 2010, sono arrivate al Gse comunicazioni per circa 55.000 ulteriori impianti per una potenza aggiuntiva di ben 4.000 Mw. Sommando tutti questi numeri, la potenza complessiva degli impianti installati sul territorio nazionale, compresi quelli non ancora collegati alla rete elettrica, potrebbe essere così pari, a fine 2010, a 7.000 Mw contro i 1.142 Mw di fine 2009. In questo modo, rileva il Gestore dei servizi energetici, nel corso del 2011 potrebbe essere già raggiunto il target di 8.000 Mw che il Piano di azione nazionale sulle fonti rinnovabili ha previsto per l'anno 2020 per gli impianti fotovoltaici.
Il dato delle 55.000 nuove domande per un totale di ben 4.000 Mw evidenzia inoltre un altro aspetto: la crescita dimensionale media degli impianti di imminente realizzazione.

L'inatteso boom del solare (almeno nelle proporzioni) potrebbe però avere l'effetto di inasprire il dibattito sul peso degli incentivi alle fonti rinnovabili. A stretto giro di posta dalla diffusione dei dati del Gse, Paolo Vigevano, amministratore delegato dell'Acquirente Unico, nel corso di un'audizione alla Commissione industria del Senato ha infatti sottolineato che «nella spesa media annua della famiglia tipo (per l'energia, ndr), la voce relativa alle fonti rinnovabili pesa per il 7% circa, a cui si aggiungono altre voci per circa il 2%, portando gli oneri generali di sistema a poco meno del 10%. Senza un intervento sulla loro evoluzione futura, il peso percentuale di tali oneri potrebbe superare entro pochi anni per importanza il differenziale del costo dell'energia elettrica in Italia rispetto agli altri Paesi dovuto al mix sfavorevole di produzione».

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