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giovedì 3 febbraio 2011

Dati gse :assosolare scrive al senato "quarto conto energia"

“Positivi i dati di crescita del mercato, ma esagerate e imprecise le stime su comunicazione fine lavori per 55000 impianti per 4 GW”

Milano, 3 Febbraio 2011 – Assosolare, l’Associazione italiana dell’industria fotovoltaica, ha scritto alla Commissione Industria al Senato, per esporre alcune perplessità sui dati sul settore presentati la scorsa settimana dal GSE nel corso di un’audizione informale davanti alla X Commissione del Senato.

“Tali stime – recita il documento di Assosolare – hanno sollevato allarmismi non utili a una obiettiva discussione sul futuro del fotovoltaico, comparto che a oggi è uno dei pochi settori trainanti dell’economia e dell’occupazione: la grande crescita degli investimenti in questo campo va letta come un caso di successo per l’Italia e per gli impegni del Governo nei confronti delle direttive comunitarie e potrebbe consentire al Paese di diventare, in questo settore, il mercato di riferimento in Europa e nel mondo, in un momento critico per l’economia come l’attuale”.

Nello specifico, il documento si concentra sulla stima del GSE relativa agli impianti rientranti nella legge cosiddetta “Salva Alcoa”. Secondo Assosolare, le stime sulle comunicazioni di fine lavori per 55.000 nuovi impianti ricevute dal GSE, per una potenza di 4 GW, appaiono esagerate, come confermato da diversi dati.

Mercato dei pannelli

Le importazioni di pannelli da Paesi extra UE si attestano infatti a circa 2 GW, che sommati alla produzione nazionale (circa 0,6 GW) e alle importazioni dall’UE (Germania e Spagna) pari a 0,8 GW porterebbero a 3,4 GW l’ammontare del mercato in Italia nel 2010. Se si considera che la potenza degli impianti connessi alla rete nel 2010 (quelli cioè non riconducibili alla legge 129/2010) sono circa 1,85 GW, rimarrebbe una potenza di appena 1,55 GW di pannelli disponibili per l’installazione, quindi molto meno della metà dei 4.0 GW stimati dal GSE in base alle dichiarazioni di fine lavori ricevute al 31 dicembre.

Ragioni finanziarie

Rispetto alla dimensione del mercato, pari a circa 7 miliardi di euro, le realizzazioni del 2010 (1,85 GW realmente connessi più i presunti 4 GW della legge 129/10) ammonterebbero a un giro di investimenti di oltre 20 miliardi, di cui né i grandi installatori, né le banche né le assicurazioni sembrano avere evidenza: in particolare, come appreso da Assosolare, considerato anche il primo conto energia, ad oggi i finanziamenti in project e leasing da parte delle banche per tutti i progetti raggiungono a malapena il miliardo di euro.
Da quanto risulta ad Assosolare, le banche già a giugno 2010 avevano rinunciato a firmare contratti per ulteriori impianti di grandi dimensioni: questo rende improbabile un’impennata degli impianti di grossa taglia rientranti nel Decreto Salva Alcoa, necessari per giustificare i 4 GW stimati dal GSE.
La taglia media degli impianti ad oggi in esercizio è di 20,04 kWp, mentre la taglia media degli impianti dei 4GW addizionali stimati dal GSE è pari a 72,72 kWp, un dato oltre 3 volte superiore e che appare “fuori scala” da un punto di vista statistico, continua il documento di Assosolare.

Costi del fotovoltaico

“Parlando del costo degli incentivi del Conto Energia, riteniamo opportuno avviare da subito un tavolo di lavoro con il governo per parlare del quarto Conto Energia, visto che il terzo appena partito potrebbe durare meno dei tre anni previsti, che rappresentavano già un periodo breve per stimolare gli investimenti nel medio-lungo termine”. Il documento di Assosolare ribadisce poi che “ogni valutazione relativa al costo del fotovoltaico va ricontestualizzata tenendo conto anche dei ritorni fiscali per lo Stato e per gli Enti Locali, della leva occupazionale positiva che il comparto sta generando in controtendenza con lo stallo del mercato occupazionale, del positivo impatto sull’ambiente, della riduzione delle importazioni di idrocarburi e, conseguentemente, della riduzione degli esborsi dello Stato in relazione alle quote di CO2”.

“Alcuni dei dati del GSE sono stime non confermate che stanno portando a inutili e gravi allarmismi per il mercato” commenta il Presidente di Assosolare Gianni Chianetta. “Auspichiamo quindi che le Istituzioni trasmettano un segnale forte di tutela degli attuali investimenti nel settore, confermando responsabilità e attenzione nei confronti del settore fotovoltaico e delle sue grandi potenzialità nell’immediato futuro, al fine di evitare impatti devastanti sul mercato nazionale”.

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