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mercoledì 2 febbraio 2011

Boom fotovoltaico 2011 in Italia

FOTOVOLTAICO

28 Gennaio 2011



www.seventyindustry.com

Ims: sarà boom del solare nel 2011. Sempre l'Italia in testa
Anche a livello mondiale lievitano le stime per le nuove installazioni, ma rimane il rischio di una sovrapproduzione di pannelli





Per il solare c'è di nuovo il rischio sovrapproduzione
Le ambiguità del solare: corre la Germania, si ferma la Francia
L'Italia è il Paese con più appeal per gli investimenti nel solare
Il fotovoltaico italiano corre sempre di più
Il mercato del fotovoltaico mondiale cambia così rapidamente che è sempre più difficile formulare previsioni corrette. Ci sta provando anche Ims Research, che oltre a confermare il boom del 2010 lancia stime più elevate per il 2011, come segnala l’ultimo rapporto della società di consulenza. E proprio l’Italia è al centro delle differenze tra i numeri, perché, mentre molti analisti pensavano che il nostro Paese avrebbe raggiunto al massimo due Gw di nuova potenza installata lo scorso anno, Ims ritiene che saremo più vicini ai tre Gw. Addirittura, i recentissimi numeri del Gse parlano di ulteriori 4 Gw che porterebbero il consuntivo a 7 Gw totali. Per le cifre definitive, segnala il rapporto di Ims, bisognerà aspettare qualche mese, perché il Gse sta ancora esaminando migliaia di richieste per nuovi impianti che sono pervenute alla fine del 2010.

Oltre 20 Gw di nuova capacità nel 2011
Per Ims abbiamo assistito così a un anno record, con 17,5 Gw di capacità aggiunta nel mondo, +130% rispetto al 2009 (iSuppli, invece, si era fermata a un più prudente 15,8). Che cosa ci riserverà il 2011? Bisogna procedere con cautela, perché il fotovoltaico ha già smentito più volte (al rialzo, però) qualunque pronostico, soprattutto se riferito agli anni a venire. Basti ricordare che a dicembre 2009, Ims pensava che il solare avrebbe toccato gli 8,6 Gw di nuova potenza nel 2010, mentre si è arrivati a più del doppio. Quel che appare certo, è che le installazioni nel 2011 continueranno a crescere; Ims cita un traguardo di 20,5 Gw di capacità aggiuntiva a livello mondiale, portando il totale a 58 Gw disponibili.

I mercati nazionali
Qui ci addentriamo nelle dinamiche dei vari mercati nazionali. Dovrebbero calare Germania e Repubblica Ceca, oltre che la Francia, per il taglio degli incentivi operato dai rispettivi governi; in compenso, dovrebbero salire altri Paesi, soprattutto in Asia. La quota dell’area Emea (Europa, Africa e Medio Oriente), secondo Ims, scenderà dall’81 al 68% nel totale delle installazioni del 2011; in Europa, l’Italia vedrà nuovi picchi, ma anche Gran Bretagna, Grecia e Bulgaria saranno tra le nazioni emergenti nel solare; stando alla società di consulenza, 22 Paesi installeranno più di 50 Mw nel 2011, 18 supereranno i cento Mw e quattro andranno oltre il Gw. Aumenteranno del 50%, inoltre, gli impianti di taglia maggiore (cinque Mw o più di potenza).

Come si muovono le industrie
Un’altra incognita riguarda il rapporto tra domanda e offerta di pannelli fotovoltaici; un recente rapporto, sempre di Ims, offriva uno scenario di sovrapproduzione nel 2011, con le industrie del settore in grado di sfornare fino a 35 Gw di moduli, contro una richiesta pari a circa un quinto di tale cifra nel primo semestre dell’anno. Gli ultimi aggiornamenti (20,5 Gw di potenza in più nel 2011) rappresentano quindi una stoccata al rialzo per Ims. L’offerta rimarrà ugualmente in eccesso, accelerando la riorganizzazione delle aziende del solare: più concorrenza, prezzi dei pannelli in calo, maggiore efficienza dei processi produttivi, economie di scala e ricerca di nuovi mercati. E qui c’è un campanello d’allarme per le imprese italiane, finora incapaci di competere con i colossi stranieri del settore. Alla crescita delle installazioni nel nostro Paese non corrisponde analoga espansione industriale; un disaccoppiamento che premia i fabbricanti esteri e lascia un po’ di amaro in bocca alle nostre filiere produttive.
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