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venerdì 7 gennaio 2011

Il nuovo Conto Energia 2011-2013 è stato approvato dalla Conferenza Stato Regioni lo scorso 9 Luglio insieme alle "Linee Guida per il procedimento di attuazione alla costruzione e all'esercizio di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili".
Entrerà in vigore dal 1 gennaio del 2011, e continuerà a sostenere lo sviluppo del fotovoltaico in Italia premiando chi investe sull'energia solare con un "bonus" per ogni kWh prodotto.
I benefici del Conto Energia si continueranno a sommare a quelli relativi al risparmio sulla bolletta dell'energia elettrica rendendo molto conveniente investire in un impianto fotovoliaìco.Rispetto al precedente Conto Energia le tariffe sono state ridotte per adeguarle alla consistente diminuzione di costo degli impianti, ma rimangono molto vantaggiose.
Se consideriamo ad esempio un impianto con potenza compresa tra 1 e 3 kWp, nel 2010 in modalità di integrazione architettonica parziale si ottiene una tariffa incentivante di 0,422 euro per kWh, mentre nel primo quadrimestre del 2011 questo valore scende a 0,402 €kWh: un calo del 4,7%, molto inferiore alla discesa di prezzo degli impianti fotovoltaici.

Una novità positiva consiste nell'abolizione della distinzione fra impianti integrati e non integrati, che talvolta ha generato qualche confusione.
La durata effettiva degli incentivi è ancora di 20 anni, quindi chi installa un impianto a partire dal 2011 al 2013 avrà diritto alla stessa tariffa incentivante fino al 2031 o al 2033.

Gli impianti di potenza inferiore ai 200 kWp potranno ancora beneficiare dello "scambio sul posto", in base al quale se l'utente immette in rete più energia di quanta ne preleva può decidere se farsi riconoscere un rimborso monetario, oppure un credito da utilizzare in futuro.


Tetto di 3.000 MW
La potenza fotovoltaica incentivata nel triennio 2011-2013 ha un massimo complessivo di 3000 MW, ai quali si aggiungono 200 MW per gli impianti fotovoltaici a concentrazione (cioè strutture che convogliano le radiazioni solari su celle fotovoltaiche grazie ad un sistema di specchi), e 300 MW per "impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative". Si tratta di strutture che utilizzano moduli o componenti speciali creali e sviluppati apposta per una completa integrazione, per la sostituzione di elementi architettonici e che rispondano a determinati requisiti costruttivi e modalità di installazione.

Classificazione degli impianti
Altra novità è la divisione degli impianti in 6 differenti classi di potenza che godono di incentivi decrescenti, nel seguente ordine: - da 1 a 3kW.
- da 3 a 20kW
- da 20 a 200kW
- da 200 a 1.000 kW
- da 1.000 a 5.000 kW
- oltre i 5,000 kW.
A queste classi si aggiungono le tipologie di impianti integrati con caratteristiche innovative e impianti a concentrazione. Per entrambi si prevede una decurtazione annuale delle tariffe del 2% anziché del 6% oltre a una remunerazione maggiore, che varia a seconda delle dimensioni, rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre particolari tipi di impianti sono beneficiari di ulteriori premi aggiuntivi.
È il caso degli impianti "a scambio prevedibile" che godono di un aumento del 20% sulla tariffa di riferimento. Si tratta di installazioni che effettuano, per almeno 300 giorni l'anno, uno scambio con la rete elettrica pubblica regolato su un orario preciso. Ulteriori bonus del 5% sono previsti invece per impiantì realizzati su edifici che siano collocati presso aree industriali, commerciali, siti contaminati, cave esaurite o aree di pertinenza di discariche.

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