Visualizzazioni totali

martedì 29 marzo 2011

Al fotovoltaico italiano servono ancora dieci anni di incentivi

Il mercato fotovoltaico italiano continuerà a crescere in modo sostenibile anche nei prossimi anni, contribuendo in modo sostanziale alla ripresa economica del nostro paese e alla sua sicurezza energetica, ma dovranno essere garantite adeguate condizioni legislative, normative e tecnologiche. È quanto sostiene l'associazione Gifi-Anie, che ha definito e pubblicato le Linee Guida Programmatiche, un documento che farà da timone alle prossime azioni della compagine associativa. Innanzitutto l'associazione degli imprenditori del solare prova a fare un po' di chiarezza sui numeri del fotovoltaico italiano, su cui molto si è discusso nelle ultime settimane: i dati Gse evidenziano a fine 2010 una potenza cumulata a circa 3 GW, mentre nel 2011 la crescita dovrebbe essere di ulteriori 5 GW per effetto del Decreto Salva Alcoa. Negli anni successivi i livelli di installazione dovrebbero essere in linea con l'andamento degli ultimi due anni, tanto che Gifi-Anie stima che il solare fotovoltaico possa garantire entro il 2020 una quota di soddisfacimento dei fabbisogni elettrici italiani per una percentuale compresa fra il 5% e il 10%. Ma perché si possa arrivare a questi numeri Gifi-Anie ritiene occorra mettere in campo a livello nazionale una serie integrata di azioni, esposte nelle Linee guida.

Nel documento l'associazione ammette come, a dispetto dei tanti proclami sulla raggiunta grid parity, il solare fotovoltaico abbia ancora bisogno di adeguati meccanismi incentivanti per poter raggiungere la piena competitività con le altre fonti energetiche. Lo stato di piena competitività sarà infatti raggiunto in un arco di tempo compreso fra i 5 e i 10 anni e differenziato per taglia d'impianto e tipologia di applicazione. Gli imprenditori del solare difendono anche i meccanismi basati sulla remunerazione dell'energia prodotta (anche detti “feed in tariff” o “in conto energia”), perché proporzionati all'effettiva produzione dell'impianto e dunque in grado di favorire lo sviluppo di tecnologie al miglior rapporto prestazioni/costi. Ovviamente ai meccanismi incentivanti, - insiste Gifi-Anie - dovranno essere abbinate politiche nazionali e locali di semplificazione di tutte le pratiche amministrative connesse alla autorizzazione, realizzazione, connessione alla rete, esercizio e dismissione a fine vita degli impianti. In futuro al solare fotovoltaico dovrà anche essere concessa la priorità di dispacciamento sulla rete elettrica.

Per quanto riguarda le diverse tipologie di solare, le Linee guida spingono sulle realizzazioni finalizzate all'autoconsumo dell'energia prodotta e poste sulle coperture e sulle facciate degli edifici, definite “le applicazioni ideali del fotovoltaico”. Sono comunque ritenuti accettabili impianti di generazione posti sul terreno, purché realizzati a valle di un attento studio di inserimento dell'impianto nel paesaggio esistente, privilegiando le aree a vocazione industriale e commerciale e i territori già compromessi da altre attività umane. Tra le novità, infine, c'è l'aperta richiesta di sostegno all'intera industria nazionale del solare, che dovrebbe essere adeguatamente supportata per far sì che almeno il 50% degli incentivi erogati si trasformino in proventi per le aziende operanti sul territorio nazionale.

Nessun commento:

Posta un commento