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lunedì 4 marzo 2013

SUNSYSTEM ITALIA FOTOVOLTAICO: Per Deutsche Bank il fotovoltaico italiano è già in grid parity


La grid parity per il fotovoltaico avanza rapidamente a livello globale e nel Sud Italia è già realtà. La previsione non arriva da un’associazione di categoria delle rinnovabili ma da uno studio della Deutsche Bank, che evidenzia come, entro appena un anno, il solare globale diventerà un mercato capace di sostenersi senza incentivi, grazie alla piena competitività con le fonti fossili in una serie di mercati chiave, a una domanda inaspettatamente forte e a margini in rialzo. Per quanto riguarda la grid parity nel nostro Paese, la banca tedesca sottolinea come molti operatori siano in fase di discussione avanzata per lo sviluppo di progetti non sovvenzionati nel Mezzogiorno. Inoltre, per le piccole imprese commerciali che possono raggiungere il 50% o più di autoconsumo, l'energia solare è già oggi competitiva con il costo dell’energia dalla rete elettrica in molte regioni italiane. Discorso simile in Germania, dove però la percentuale di autoconsumo deve essere decisamente più elevata (90%).

A parte i due mercati “storici” per il fotovoltaico globale, Deutsche Bank delinea prospettive a breve termine molto positive anche in altri Paesi. La domanda solare in mercati sovvenzionati come il Giappone e il Regno Unito, dovrebbe essere forte; negli Stati Uniti il fotovoltaico pare destinato a un'ulteriore crescita grazie anche alla possibile introduzione di una legislazione favorevole, così come in Africa e Medioriente, Messico e Caraibi. Caso a sè fa l’India dove, nonostante i ritardi nel programma nazionale per questa fonte rinnovabile, l’ottimo livello di insolazione e gli elevati prezzi dell'energia elettrica pagati dai clienti industriali, stanno determinando la nascita di numerosi impianti su larga scala destinati all’autoconsumo. 

Questo quadro roseo, prevede Deutsche Bank, dovrebbe migliorare la situazione della filiera industriale del fotovoltaico, da oltre un biennio in profonda crisi di redditività per la crisi dei prezzi innescata dalla sovrapproduzione asiatica. Diversi produttori, proprio per l’emergere di molti mercati non sovvenzionati e una maggiore stabilizzazione dei prezzi, potrebbero iniziare a registrare profitti nella seconda metà dell'anno, dopo anni di conti in rosso. L’istituto di credito tedesco fa esplicito riferimento ai risultati recenti del maggiore fabbricante mondiale di moduli, la cinese Yingli, che ha rivisto al rialzo i dati su domanda e spedizioni, e potrebbe così migliorare la propria redditività nella seconda parte del 2013. In generale, prevede Deutsche Bank, il 2014 dovrebbe essere l’anno decisivo per passare da un modello di fotovoltaico incentrato sui sussidi statali, a un altro basato sull’autosostenibilità e la grid parity.







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