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mercoledì 29 febbraio 2012

Stufe a pellet: scegliere il pellet migliore e risparmiare

Dal sito internet QualEnergia apprendiamo delle splendide info sulle stufe a pellet. In particolare, di come scegliere il pellet migliore. Secondo i bilanci di Assopellet, nel 2009 le stufe a pellet hanno superato il milione di pezzi di vendita. Alla data attuale, moltissimi italiani hanno addirittura rimpiazzato il vecchio riscaldamento a combustione fossile con il più ecologico ed economico pellet. Vista la larghissima diffusione di questo genere di stufa, è importante anche capire e riconoscere qual è il pellet più giusto da utilizzare. Come? Vediamo insieme.


Per distinguere il pellet buono da quello scarso, è importante tenere in considerazione due valori che devono essere riportati sui sacchi del combustibile: il potere calorifico, che deve essere superiore ai 4,5 KWh/Kg (“Più alti sono, meglio è” spiegano gli esperti), e il residuo di cenere, in relazione al potere calorifico determina quanto il nostro pellet sporcherà la stufa (l’ideale sarebbe acquistare un pellet con meno dell’1%). Tutto chiaro?
Detto questo, è anche importante sapere il tipo di miscela pellet che garantisce le migliori prestazioni. Un tecnico Anfus spiega: “Il migliore è il faggio puro, segue l’abete, che però come le altre piante resinose sporca un po’ di più la stufa. Infine ci sono le latifoglie e il misto“. Valide anche le miscele con mais e trucioli, anche se gli esperti evidenziano come con questi lo sporco schizzi alle stelle.
E’ importante poi fare sempre attenzione alle certificazioni riportate sui prodotti. Vi toglieranno dall’imbarazzo di aver scelto un pellet che non corrisponde alle vostre aspettative. Tra queste, l’attestazione Pellet Gold, che prevede analisi di laboratorio per scongiurare la radioattività del prodotto, alla luce degli episodi del 2009, oltre che la veridicità dei valori riportati sull’etichetta.
Per risparmiare, invece? Beh, consigliamo di fare le scorte di sacchi di pellet in estate, dove i prezzi calano sensibilmente. Oppure, rivolgervi direttamente a un produttore (meglio se locale). Meglio ancora, organizzare dei gruppi di acquisto (gas) oppure aggregarvi a quelli già esistenti su www.seventyindustry.com Provare per credere!

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