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mercoledì 29 febbraio 2012

Stufe a PELLET nordica extraflame



Basse emissioni e minimo inquinamento con la combustione di legna e pellet in prodotti
tecnologicamente avanzati.
I moderni Termoprodotti e Caldaie a legna e pellet progettati e prodotti da La Nordica-Extraflame, rappresentano la soluzione ottimale per chi vuole produrre riscaldamento ed acqua calda sanitaria, nel totale rispetto dell’ambiente. A volte si pensa che la combustione della legna sia molto inquinante, questo può essere vero solo per vecchie caldaie a legna tradizionali dove la combustione non è controllata. Questa affermazione non vale quindi per i prodotti La Nordica- Extraflame ad alta tecnologia, progettati per ottenere una combustione quasi perfetta della legna e del pellet. Tali risultati sono stati ottenuti, grazie all’introduzione di diversi dispositivi come la “sonda lambda” e la gestione separata dell’aria primaria e dell’aria secondaria mediante controllo a microprocessore, e nelle caldaie a legna, con la tecnica dell’inversione di fiamma.
Quindi miglior resa, minori emissioni, maggiori performance, grande risparmio economico.

Biomassa stufe a PELLET

Le Biomasse

Energia rinnovabile e pulita

Il termine biomassa è stato introdotto per indicare tutti quei materiali di origine organica (vegetale o animale) che non hanno subito alcun processo di fossilizzazione e sono utilizzati per la produzione di energia.
Le biomasse rientrano fra le fonti rinnovabili in quanto la CO2 emessa per la produzione di energia non rappresenta un incremento dell’anidride carbonica presente nell’ambiente, ma è la medesima che le piante hanno prima assorbito per svilupparsi e che alla morte di esse tornerebbe nell’atmosfera attraverso i normali processi degradativi della sostanza organica. L’utilizzo delle biomasse quindi accelera il ritorno della CO2 in atmosfera rendendola nuovamente disponibile alle piante. Sostanzialmente queste emissioni rientrano nel normale ciclo del carbonio e sono in equilibrio fra CO2 emessa e assorbita.
La valorizzazione energetica dei materiali organici contribuisce alla produzione di energia termica e con impianti di medie o grosse dimensioni può produrre anche energia elettrica, contribuendo a limitare le emissioni di anidride carbonica e quindi gli impegni del Protocollo di Kyoto.

Approfondimento: IL PROTOCOLLO DI KYOTO

Stufe a pellet: scegliere il pellet migliore e risparmiare

Dal sito internet QualEnergia apprendiamo delle splendide info sulle stufe a pellet. In particolare, di come scegliere il pellet migliore. Secondo i bilanci di Assopellet, nel 2009 le stufe a pellet hanno superato il milione di pezzi di vendita. Alla data attuale, moltissimi italiani hanno addirittura rimpiazzato il vecchio riscaldamento a combustione fossile con il più ecologico ed economico pellet. Vista la larghissima diffusione di questo genere di stufa, è importante anche capire e riconoscere qual è il pellet più giusto da utilizzare. Come? Vediamo insieme.


Per distinguere il pellet buono da quello scarso, è importante tenere in considerazione due valori che devono essere riportati sui sacchi del combustibile: il potere calorifico, che deve essere superiore ai 4,5 KWh/Kg (“Più alti sono, meglio è” spiegano gli esperti), e il residuo di cenere, in relazione al potere calorifico determina quanto il nostro pellet sporcherà la stufa (l’ideale sarebbe acquistare un pellet con meno dell’1%). Tutto chiaro?
Detto questo, è anche importante sapere il tipo di miscela pellet che garantisce le migliori prestazioni. Un tecnico Anfus spiega: “Il migliore è il faggio puro, segue l’abete, che però come le altre piante resinose sporca un po’ di più la stufa. Infine ci sono le latifoglie e il misto“. Valide anche le miscele con mais e trucioli, anche se gli esperti evidenziano come con questi lo sporco schizzi alle stelle.
E’ importante poi fare sempre attenzione alle certificazioni riportate sui prodotti. Vi toglieranno dall’imbarazzo di aver scelto un pellet che non corrisponde alle vostre aspettative. Tra queste, l’attestazione Pellet Gold, che prevede analisi di laboratorio per scongiurare la radioattività del prodotto, alla luce degli episodi del 2009, oltre che la veridicità dei valori riportati sull’etichetta.
Per risparmiare, invece? Beh, consigliamo di fare le scorte di sacchi di pellet in estate, dove i prezzi calano sensibilmente. Oppure, rivolgervi direttamente a un produttore (meglio se locale). Meglio ancora, organizzare dei gruppi di acquisto (gas) oppure aggregarvi a quelli già esistenti su www.seventyindustry.com Provare per credere!


www.seventyindustry.com


Un conto energia per le rinnovabili termiche? "Sicuramente ci sarà". Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, nel corso dell'incontro per la presentazione del Fondo rotativo di Kyoto.
Senza entrare nei dettagli – "oggi sarebbe troppo anticipare qualcosa" ha detto il ministro – Passera ha spiegato che nel settore dell'energia il Governo sta mettendo a punto delle misure per dare un "grosso sostegno alle rinnovabili termiche", che in Italia vantano delle eccellenze a livello industriale e delle PMI.
La strada maestra pare essere quella del conto energia – come già avviene per gli impianti fotovoltaici - con il quale "saremo all'avanguardia in Europa", ha aggiunto il Ministro.
Va ricordato che un meccanismo incentivante per il calore pulito, sul modello del conto energia fotovoltaico, è previsto dal decreto legislativo 28/2011 (il cosiddetto "Decreto Rinnovabili"), ed è fortemente richiesto dalle associazioni del settore per controbilanciare gli incentivi alle rinnovabili elettriche.



Fonte: energymanager.it

martedì 28 febbraio 2012

Perche e come scegliere il pellet ( gerenzano pellet Seventy)

PELLET, CHE COSA E'?

Il pellet di legno è un combustibile solido naturale e biocompatibile ottenuto per mezzo di un processo industriale meccanico che trasforma legno vergine, cortecce, segatura, truccioli, tondelli di legno, granulati e cascami non contaminati da inquinanti.

La purezza del prodotto (assenza di materiale inquinante) è uno dei requisiti principali.

I pellet in commercio sono normalmente ottenuti da legno di abete, pino, faggio.

PER VERIFICARE LA QUALITA' DEL PELLET SI DEVE CONTROLLARE CHE:

La confezione riporti le caratteristiche del produttore/importatore
La confezione riporti le caratteristiche del pellet, (esporre la scheda tecnica si facilita e si garantisce la qualità), quali:
La percentuale di residuo ceneri. Un elevato contenuto di ceneri crea problemi di gestione delle stufe, condiziona il contenuto di polveri nei fumi e può celare la presenza nel pellet di biomassa non combustibile (es. residui agricoli erbacei). In alcuni casi il termine 'ceneri' non significa ciò che noi intendiamo, ma residui tossici o industriali;
Il diametro del pellet deve essere costante e la superficie liscia e lucida. Le dimensioni del pellet sono importanti perché determinano la quantità del pellet che cade nel bruciatore della stufa e quindi l'ottimale funzionamento della stessa
Il contenuto di cloro, azoto e zolfo sono indicatori importanti della qualità della materia prima. Ad esempio un loro elevato contenuto potrebbe indicare la presenza di corteccia, colla, plastica, additivi organici ed inorganici e di preservanti chimici
Il potere calorifico, espresso in MJ/kg o in kcal/kg o kWh/kg, indica l'energia termica sviluppabile dall'unità di massa. Un valore inusuale può indicare la presenza di materie prime incompatibili con il corretto funzionamento della stufa
Per la maggior parte dei processi di lavorazione, per la scarsa presenza di lignite, sui legni duri (faggio, rovere), si aggiunge legno di conifere con alto contenuto di lignite, che ha lo scopo di '' incollare'' il pellet in modo naturale, senza aggiunta di additivi chimici
Il prodotto rispetti almeno uno degli standard di riferimento e che sia dotato del relativo certificato di conformità. Questo testimonia l'alta qualità del prodotto in termini energetici ed ambientali, garantendo la tracciabilità e la ripetibilità del ciclo produttivo.
Ad esempio gli standard più comuni ed utilizzati della Comunità Europea, sono(*):
CERTIFICATO " DIN PLUS": basato sulla normativa tedesca DIN 51731 e rilasciato da un ente accreditato.
CERTIFICATO "ÖNORM": basato sulla normativa austriaca ÖNORM M 7135 e rilasciato da un ente accreditato
ATTESTATO "GOLD": attestato italiano basato sulle norme CEN/TS 14961, DIN 51731, ÖNORM M 7135 e rilasciato da AIEL – Associazione Italiana Energie Agroforestali.
Gli standard di qualità del pellet, che si rifanno a specifiche normative europee, definiscono i requisiti minimi che il pellet deve rispettare per ottenere il relativo certificato/attestato.
Alcuni accorgimenti rapidi e pratici per individuare la qualità.
Ad esempio gli standard più comuni ed utilizzati della Comunità Europea, sono(*):
All'interno dei sacchetti non deve esserci molto legno in polvere che è indice di poca compattezza del prodotto magari dovuta all'umidità che tende a far sbriciolare il cilindretto compresso. Oppure aggiunte di mais, che aumenterebbero il potere calorifico ma danneggerebbero la stufa.
Prendere un pugno di pellet e versarlo all'interno di un bicchiere d'acqua: se oltre il 90% del pellet affonda significa che è di buona qualità, se galleggia significa scarsa qualità. Inoltre lo sgretolamento deve iniziare dopo qualche minuto (4-5) e non subito
Controllare l'integrità dei sacchetti, perché il pellet tende ad assorbire l'umidità e questo potrebbe compromettere la buona funzionalità della stufa e ridurre il potere calorico.
LE DOMANDE PIU' FREQUENTI:

IL PELLET AUSTRIACO E' IL MIGLIORE?

Falso, la qualità del prodotto va determinata in base alle caratteristiche dello stesso e non alla sua provenienza. E' possibile che la materia prima utilizzata potrebbe arrivare da un paese diverso da quello in cui avviene la produzione, quindi è importante prestare attenzione alle caratteristiche del prodotto e non al paese di produzione.

IL COLORE CHIARO E' SINONIMO DI MIGLIORE QUALITA'?

Falso, non c'è corrispondenza diretta tra colore e qualità del pellet. Vero è che normalmente il pellet di abete è più chiaro, mentre di faggio ha un colore più scuro. Ma sulla tonalità del colore può influire, oltre che l'essenza del legno, anche il tipo di macchinario utilizzato per la produzione, così come la tipologia di scarto utilizzato (segatura, rondelle, ecc.) ed il relativo stoccaggio.

LE DIFFERENZE TRA PELLET DI FAGGIO E DI CONIFERA (ABETE/PINO):

Faggio: resa maggiore - un consumo maggiore - un maggior residuo. Conifera: la resa è uguale al faggio o leggermente inferiore – un consumo inferiore – un minor residuo.

ECONOMICITA':

2 kg di Pellet corrispondono a circa al valore calorifero di 1l di petrolio per il riscaldamento. I più alti costi per l'acquisto dell'impianto di riscaldamento vengono velocemente ammortizzati dalla detrazione d'imposta prevista, ad oggi, dalla legge e dai più bassi prezzi del pellet rispetto ad altri combustibili.

SOSTENIBILITA' ECOLOGICA:

A differenza di altri combustibili, il legno brucia CO2 in modo neutrale. Ciò significa che, durante la combustione, viene liberata nell'aria CO2 in misura uguale a quella accumulata nel legno durante la crescita. I Pellet non contengono alcun additivo chimico o sintetico che potrebbe venir liberato durante la combustione.

PERCHE' SI SCEGLIE IL PELLET:

Sicuramente il pellet rappresenta la più valida alternativa ai tradizionali combustibili da riscaldamento: è facilmente reperibile, pratico da trasportare, ecologico, economico e sicuro. Il pellet viene confezionato in sacchi da 15 Kg, di minimo ingombro e che ne agevolano il trasporto, inoltre non sporca e non fa polvere quando viene manipolato. La qualità principale del pellet è data dalla sua elevata resa termica (superiore all'80%) e dal suo bassissimo residuo finale di ceneri (0,58%).

PERCHE ACQUISTARE ILPELLET

Il pellet rappresenta una validissima alternativa alle tradizionali fonti energetiche per il riscaldamento.

In primo luogo non inquina essendo un prodotto biocompatibile, le sue emissioni di Co2 sono nulle, sono infatti pari alla anidride carbonica che una pianta assorbe per produrre la stessa quantità di pellet.

E' un prodotto totalmente naturale, ottenuto da poche e semplici lavorazioni meccaniche attraverso le quali la segatura di legno finemente lavorata, viene fatta passare attraverso una filiera e quindi trasformata in piccoli cilindri di varie misure ad elevata densità.

IN SINTESI:

- per inquinare meno e dare più calore;
- alto rendimento calorifero;
- riscaldamento economico

Un metodo dunque ecologico e sostenibile perchè basato sul legno, fonte di calore da sempre usata dall’uomo e potenzialmente inesauribile perchè rinnovabile. Un riscaldamento non inquinante perchè il legno viene completamento bruciato grazie al metodo di combustione altamente efficace (diversamente dalle normali stufe a legna) e che non aumenta il CO2 totale dell’atmosfera, in quanto il totale emesso è pari a quello sottratto naturalmente dalle piante.