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mercoledì 7 dicembre 2011

L'Italia guiderà la corsa del fotovoltaico alla grid parity

Nella Penisola il solare potrebbe raggiungere la piena competitività di costo nel settore commerciale già nel 2012
Dal 2013 l'Italia potrebbe essere il primo paese europeo nel quale l'energia da fonti rinnovabili, in particolare quella fotovoltaica, diventerà economicamente competitiva con la generazione elettrica da fonti tradizionali. Ad affermarlo è l'European photovoltaic industrial association, l'associazione europea dell'industria fotovoltaica (Epia), nel suo rapporto annuale. Per arrivare a questa conclusione sono state prese in considerazione le performance energetiche di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna. L'ipotesi concreta a cui è giunto lo studio è che il comparto del fotovoltaico sarà in grado di raggiungere la piena competitività con le altri fonti di energia entro il 2020, grazie al taglio di oltre il 50% dei costi di generazione, spinto a sua volta dal calo dei prezzi dei moduli (36-51%).

Più nel dettaglio il costo di produzione di energia elettrica fotovoltaica in Europa potrebbe diminuire da un range di 0,16-0,35 euro per kWh (dati 2010) a circa 0,08-0,18 euro per kWh nel 2020, a seconda delle dimensioni dell'impianto considerato e del livello di irradiazione solare. L'Italia potrebbe così raggiungere la tanto sospirata grid parity nel settore commerciale (intorno ai 100 kW) già nel 2013, per poi ottenerla entro il 2014 negli impianti industriali e nel 2015 anche nel comparto residenziale. Gli altri quattro paesi considerati dovrebbero invece pervenire a questo traguardo entro il 2020, da ultima la Gran Bretagna. Il raggiungimento della piena competitività del fotovoltaico in tutta Europa, avverte tuttavia l'Epia, richiede un impegno della politica per delineare un quadro normativo che supporti lo sviluppo della tecnologia e la rimozione delle distorsioni del mercato.

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