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mercoledì 7 dicembre 2011

Il fotovoltaico italiano è sempre più vicino alla grid parity

Sarà il 2014 nelle regioni meridionali, il 2016 in quelle del Centro e il 2017 in quelle del Nord: ecco gli anni della cosiddetta “grid parity” per il fotovoltaico, quando un kWh prodotto con i pannelli solari di un piccolo impianto residenziale da tre kW - i classici pannelli sul tetto - costerà come un kWh proveniente dalla rete elettrica tradizionale. Si avvicina quindi il momento in cui il fotovoltaico potrà rinunciare agli incentivi: lo studio più aggiornato sull'argomento, “Le prospettive di grid parity per il fotovoltaico in Italia”, arriva dall'Università di Padova, coordinato da Arturo Lorenzoni e commissionato da Conergy. Gli impianti industriali sui capannoni (lo studio ha considerato una potenza installata pari a 200 kW di picco) raggiungeranno il traguardo anche prima, nel 2013, 2015 e 2016 rispettivamente nelle regioni meridionali, centrali e settentrionali.

Come si è giunti a questi risultati? Si è cercato di stimare il più realisticamente possibile i costi futuri dell'energia elettrica in ambito domestico e industriale, i prezzi dei moduli e di tutti gli altri dispositivi, gli oneri per il funzionamento e la manutenzione dei sistemi fotovoltaici, compresa l'assicurazione. L'Università di Padova, stando ai dati dell'Autorità per l'energia e della Commissione europea, prevede che il costo dell'elettricità acquistata dalla rete aumenterà mediamente del 3,28% l'anno per il mercato residenziale e del 3,02% per quello industriale. Sono tuttavia delle stime conservative: la bolletta potrebbe salire di più se le quotazioni del petrolio continuassero a correre verso l'alto.

Il pilastro che regge tutto lo studio è l'autoproduzione per l'autoconsumo: cerca di rispondere alla domanda che molti cittadini si pongono, quando sarà più conveniente generare l'elettricità con i pannelli piuttosto che acquistarla dalla rete, anche senza incentivi. I calcoli - che includono un tasso d'interesse al 5,3% per i finanziamenti e una vita media dell'impianto pari a 25 anni - presumono che tutta l'energia prodotta dagli impianti sia consumata sul posto, entrando in concorrenza con quella fornita dalle società elettriche. Difatti con l'autoconsumo si possono evitare diversi extra costi delle bollette: oneri generali di sistema, imposte, costi di rete. Per quanto riguarda i prezzi dei pannelli, lo studio di Lorenzoni stima che si scenderà da 1,4 a circa un euro per ogni watt installato entro il 2013; il costo di un impianto residenziale completo, invece, dovrebbe diminuire da circa 3.600 euro/kW a 2.800 nel 2014, mentre quello di un'installazione sui capannoni dovrebbe passare da 2.800 a duemila euro/kW sempre alla stessa data.

L'Italia guiderà la corsa del fotovoltaico alla grid parity

Nella Penisola il solare potrebbe raggiungere la piena competitività di costo nel settore commerciale già nel 2012
Dal 2013 l'Italia potrebbe essere il primo paese europeo nel quale l'energia da fonti rinnovabili, in particolare quella fotovoltaica, diventerà economicamente competitiva con la generazione elettrica da fonti tradizionali. Ad affermarlo è l'European photovoltaic industrial association, l'associazione europea dell'industria fotovoltaica (Epia), nel suo rapporto annuale. Per arrivare a questa conclusione sono state prese in considerazione le performance energetiche di Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia e Spagna. L'ipotesi concreta a cui è giunto lo studio è che il comparto del fotovoltaico sarà in grado di raggiungere la piena competitività con le altri fonti di energia entro il 2020, grazie al taglio di oltre il 50% dei costi di generazione, spinto a sua volta dal calo dei prezzi dei moduli (36-51%).

Più nel dettaglio il costo di produzione di energia elettrica fotovoltaica in Europa potrebbe diminuire da un range di 0,16-0,35 euro per kWh (dati 2010) a circa 0,08-0,18 euro per kWh nel 2020, a seconda delle dimensioni dell'impianto considerato e del livello di irradiazione solare. L'Italia potrebbe così raggiungere la tanto sospirata grid parity nel settore commerciale (intorno ai 100 kW) già nel 2013, per poi ottenerla entro il 2014 negli impianti industriali e nel 2015 anche nel comparto residenziale. Gli altri quattro paesi considerati dovrebbero invece pervenire a questo traguardo entro il 2020, da ultima la Gran Bretagna. Il raggiungimento della piena competitività del fotovoltaico in tutta Europa, avverte tuttavia l'Epia, richiede un impegno della politica per delineare un quadro normativo che supporti lo sviluppo della tecnologia e la rimozione delle distorsioni del mercato.