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martedì 7 giugno 2011

Il fotovoltaico italiano sempre piu vicino alla grid parity

Produrre elettricità con i pannelli, senza incentivi, sarà conveniente già nel 2014 nelle regioni del Sud, come rivela uno studio dell'Università di Padova
26 Maggio 2011
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Sarà il 2014 nelle regioni meridionali, il 2016 in quelle del Centro e il 2017 in quelle del Nord: ecco gli anni della cosiddetta “grid parity” per il fotovoltaico, quando un kWh prodotto con i pannelli solari di un piccolo impianto residenziale da tre kW - i classici pannelli sul tetto - costerà come un kWh proveniente dalla rete elettrica tradizionale. Si avvicina quindi il momento in cui il fotovoltaico potrà rinunciare agli incentivi: lo studio più aggiornato sull'argomento, “Le prospettive di grid parity per il fotovoltaico in Italia”, arriva dall'Università di Padova, coordinato da Arturo Lorenzoni e commissionato da Conergy. Gli impianti industriali sui capannoni (lo studio ha considerato una potenza installata pari a 200 kW di picco) raggiungeranno il traguardo anche prima, nel 2013, 2015 e 2016 rispettivamente nelle regioni meridionali, centrali e settentrionali.

Come si è giunti a questi risultati? Si è cercato di stimare il più realisticamente possibile i costi futuri dell'energia elettrica in ambito domestico e industriale, i prezzi dei moduli e di tutti gli altri dispositivi, gli oneri per il funzionamento e la manutenzione dei sistemi fotovoltaici, compresa l'assicurazione. L'Università di Padova, stando ai dati dell'Autorità per l'energia e della Commissione europea, prevede che il costo dell'elettricità acquistata dalla rete aumenterà mediamente del 3,28% l'anno per il mercato residenziale e del 3,02% per quello industriale. Sono tuttavia delle stime conservative: la bolletta potrebbe salire di più se le quotazioni del petrolio continuassero a correre verso l'alto.

Il pilastro che regge tutto lo studio è l'autoproduzione per l'autoconsumo: cerca di rispondere alla domanda che molti cittadini si pongono, quando sarà più conveniente generare l'elettricità con i pannelli piuttosto che acquistarla dalla rete, anche senza incentivi. I calcoli - che includono un tasso d'interesse al 5,3% per i finanziamenti e una vita media dell'impianto pari a 25 anni - presumono che tutta l'energia prodotta dagli impianti sia consumata sul posto, entrando in concorrenza con quella fornita dalle società elettriche. Difatti con l'autoconsumo si possono evitare diversi extra costi delle bollette: oneri generali di sistema, imposte, costi di rete. Per quanto riguarda i prezzi dei pannelli, lo studio di Lorenzoni stima che si scenderà da 1,4 a circa un euro per ogni watt installato entro il 2013; il costo di un impianto residenziale completo, invece, dovrebbe diminuire da circa 3.600 euro/kW a 2.800 nel 2014, mentre quello di un'installazione sui capannoni dovrebbe passare da 2.800 a duemila euro/kW sempre alla stessa data.

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