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mercoledì 29 agosto 2012

Nuova Cerificazione Europea – ENPLUS


La nuova certificazione porta sicuramente nuovi criteri nel mercato europeo del pellet, provvedendo a maggior trasparenza. Con l’ENplus dal 2010 entra in vigore per i pellet di legno la norma europea EN 14961-2 dell’Istituto Tedesco del pellet (Deutsches Pelletinstitut). In futuro l’ENplus supera la competenza di una semplice normativa sul prodotto, inglobando di fatto nel suo sistema di certificazione tutta la catena di consegna. Il certificato è stato realizzato dal DEPV (Deutschen Energieholz- und Pelletverband e.V.) ed è conferito dal DEPI (Deutsches Pelletinstitut). La lacuna presente finora tra produzione e consegna al cliente finale è colmata grazie all’integrazione della fase di commercializzazione nel nuovo sistema di certificazione ENplus.
La trasparenza nel mercato è chiaramente aumentata con la certificazione ENplus. Grazie al numero d’identificazione è garantita la rintracciabilità del pellet. Ogni anno presso il produttore sono controllati gli impianti di produzione e il decorso del processo di fabbricazione. Vengono anche prelevati dei campioni. Il commercianti del pellet si impegnano a rispettare determinate regole, che possono venir controllate in qualsiasi momento. Dal 2010 il consumatore troverà sulla bolla di consegna o sui sacchi del pellet il marchio ENplus. In futuro l’approvvigionamento del combustibile sarà fortemente assistito dalla certificazione. Tutte le aziende che usano l’ENplus si impegnano a partecipare a un nuovo tipo di monitoraggio, che oltre alla produzione ricostruisce anche la quantità del pellet presente nei magazzini.
Con l’ENplus i pellet sono suddivisi in tre categorie. Per il consumatore finale è importante la categoria A1, che si basa su criteri severissimi. In futuro questo diventerà il criterio con cui il consumatore potrà comparare i vari produttori di pellet. I pellet di categoria A1 possono avere ad es. una percentuale di ceneri dello 0,5% per le conifere e 0,7% per il legno duro. La categoria A2 annovera pellet provenienti da un più grande spettro di materie prime, che possono avere un contenuto ceneri fio all’1%. Con questo la normativa integra per la prima volta i più ampi requisiti dei riscaldamenti a pellet presenti nei mercati del sud dell’Europa. Con la massa volumica apparente e il punto di rammollimento ceneri (> 1.200°C per A1 e > 1.100°C per A2) compaiono dei nuovi parametri rispetto a quelli delle certificazioni attuali.
I pellet per l’industria, definiti per la prima volta nella normativa europea, possono essere contraddistinti dal 2010 con la certificazione EN-B. La nuova norma dell’Unione Europea permette ad es. che pellet che finora non corrispondeva ai valori limite delle normative esistenti ed era impiegato in grandi impianti o centrali elettriche ma solo come pellet per l’industria, possa essere venduto principalmente come “B-pellet”. Questo è interessante soprattutto in quelle nazioni, come Inghilterra e Belgio, dove i pellet di legno sono poco usati dai consumatori finali.
La certificazione ENplus è sicuramente un grande passo in avanti. In futuro, grazie a questa innovazione, la tutela del consumatore di pellet è posta in modo chiaro al centro dell’attenzione.

DETRAZIONI FISCALI AL 50% PER STUFE E CALDAIE A PELLETS


Il Decreto Crescita e Sviluppo dl 83/2012,pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012, contiene novità importanti  sulle detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione e per quelli di riqualificazione energetica.

Dal 26 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013 è possibile usufruire di una detrazione Irpef del 50% (dal precedente 36%) sulle spese perinterventi di ristrutturazione con un tetto di spesa massimo di 96.000 euro (dal precedente 48.000€).
Gli interventi a cui si applica il bonus fiscale comprendono l’installazione di impianti alimentati a fonti energetiche rinnovabili anche in assenza di opere edilizie.
Per quanto riguarda invece il 55%, fino al 31 dicembre 2012 non cambierà nulla: la detrazione del 55% per interventi di risparmio energetico segue le regole precedenti (tetto massimo di spesa, interventi agevolati, ecc.), tenendo presente che lo sconto è legato al rispetto del limite del 20% di risparmio ottenuto di energia primaria, secondo quanto stabilito dal d.lgs. 192/2005.
A partire dal 1° gennaio 2013 fino al 30 giugno 2013, il bonus del 55% scenderà al 50% e saranno modificate anche i tetti massimi di spesa detraibili.
Inoltre nei prossimi giorni sarà reso noto il testo ufficiale relativo al Decreto Incentivi sulla Termica Rinnovabile che dovrebbe emanare contributi statali per la sostituzione di generatori di calore per la climatizzazione invernale a biomassa, gasolio o carbone preesistenti con stufe, termocamini e caldaie a pellets. Per accedere all'incentivo si dovrà utilizzare esclusivamente pellets certificato EN Plus (UNI EN 14961-2).

normativa pellet 2012


Il 21 luglio 2011 è entrata in vigore anche in Italia la norma europea che definisce le caratteristiche di qualità del pellet ad uso non industriale, la UNI EN 14961-2, in
sostituzione alle norme nazionali esistenti.
La norma introduce tre classi di qualità:
  • Classe A1, che corrisponde alla qualità più elevata, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo pari allo 0,7%;
  • Classe A2, caratterizzata da un contenuto di ceneri dell’1,5%;
·          Classe B, caratterizzata da un contenuto di ceneri massimo del 3,5%; può essere prodotta sia da segatura sia da corteccia ed è destinata ad impianti centralizzati di maggiori dimensioni, ad uso industriale.

Al via il Quinto conto energia Dal 27 agosto i nuovi incentivi per il fotovoltaico


Partono oggi, 27 agosto 2012, le nuove tariffe incentivanti per il settore fotovoltaico stabilite dal quinto Conto Energia (d.m. 5 luglio 2012). La data odierna, lo ricordiamo, è stata individuata dalla delibera dell’AEEG 292/2012/R/EFR, ossia 45 giorni dopo il raggiungimento dei 6 miliardi di euro di incentivi pagati dal GSE per la produzione di energia elettrica da fotovoltaico in base al precedente conto energia (leggi anche Raggiunti i 6 mld di incentivi, inizia il countdown Conto Energia 2012).
Le risorse messe a disposizione dal quinto Conto Energia ammontano a 700 milioni di euro. Al raggiungimento del valore cumulato complessivo di 6,7 mld, dunque, terminerà anche l’erogazione degli incentivi previsti dal d.m. 5 luglio 2012. Allo stato attuale, il contatore del GSE che misura il valore cumulato degli incentivi già segna un valore superiore ai 6,1 mld e non è difficile prevedere un rapido esaurimento delle risorse disponibili.
Nel frattempo è stato aperto lo scorso 20 agosto 2012 il primo dei tre registri. Sulla Gazzetta Ufficiale del 19 agosto scorso sono infatti state pubblicate le norme per l’iscrizione al primo dei tre registri per impianti fotovoltaici di potenza superiore ai 12 kW. La chiusura del primo registro è prevista per martedì 18 settembre 2012.
I registriE in effetti, una delle novità del quinto Conto Energia è stata propria l’istituzione di tre registri a cui dovranno iscriversi tutti gli impianti fotovoltaici anche di piccole dimensioni (leggi anche Iscrizione al registro, le istruzioni del quinto Conto Energia). Senza scendere nei particolari, si può dire che le nuove regole per formare le graduatoriedanno massima priorità agli impianti su edifici che siano contemporaneamente realizzati su immobili dotati della classe energetica migliore ed installati  in sostituzione di coperture in amianto, oppure ad impianti che abbiano anche solo una delle due caratteristiche citate.
Nello specifico, i soli impianti esclusi dall’obbligo di iscrizione al registro sono:
a) impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
b) impianti fotovoltaici di potenza non superiore a 12 kW, ivi inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 12 kW;
c) i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 12 kW ;
d) impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi degli incentivi di 50 milioni di euro;
e) impianti fotovoltaici a concentrazione fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di euro;
f) impianti fotovoltaici realizzati da amministrazioni pubbliche mediante svolgimento di procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 milioni di euro;
g) gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW e non superiore a 20 kW, ivi inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell’impianto non superiore a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al registro.
Le analisi e i commenti sul quinto Conto EnergiaNelle scorse settimane Ediltecnico.it ha dedicato ampio spazio a quinto Conto Energia, dando voce a esperti del settore che hanno fornito preziosi elementi di sintesi e di approfondimento sulle conseguenze che avrà il nuovo regime di incentivazione sul settore fotovoltaico.
In ordine di tempo ricordiamo l’intervento dell’ing. Bruno De Nisco che ha fornito una lunga e completa disamina del testo nell’articolo Quinto Conto Energia, come uscirne vivi.
Durissima la presa di posizione dell’ing. Alessandro Caffarelli, tra i maggiori esperti di fotovoltaico in Italia, che ha scritto per la nostra testataParadosso quinto Conto Energia: miopia e mani di forbice. “Il paradosso del quinto conto energia fotovoltaico è frutto di miopia e mani di forbici”, accusa Caffarelli. “Un diversivo i cinque semestri incentivanti, le regole per l’iscrizione al registro, il fotovoltaico integrato con caratteristiche innovative, la quantificazione dei soli per il CPV e il solito richiamo al fotovoltaico con innovazione tecnologica che farà la stessa fine dell’incentivazione per i sistemi fotovoltaici stand-alone”.www.seventyindustry.com